una nuova emozione!
il mio romanzo "Due anni in un sogno" ha ricevuto il premio della critica nel concorso edito dalla Accademia Hermes di Taranto.
Pubblico il commento a questo premio, scritto dal suo fondatore Luigi Pignatelli :
"ho incontrato il guardiano dei sogni. E' stato un lampo, la scoperta di un tozzo di pane azzimo nella tasca capiente. Il linguaggio del tempo traccia immagini sbiadite, che l'album dei ricordi registra come musica assordante/distensiva. L'astuccio di legno mescola matite spuntate e un pentagramma di note dolenti/gaudenti. L'acerba tenerezza investe la camera vuota. Lo scarabocchio sul foglio, il ritratto sulla tela e lo spartito del silenzio accompagnano il ritorno al nido."
Volontariato letterale! Amo scrivere e offro questo servizio, sono una volontaria della parola insomma! Avete un argomento che vi sta a cuore e desiderate inviarlo a un giornale? Dovete lamentarvi di qualcosa ma non avete voglia di scrivere? Dovete presentarvi per trovare un impiego? Mandatemi la vostra richiesta, arriverà sulla mia email in modo anonimo e io vi preparerò il testo. Se sarete soddisfatti, ditelo sul blog o a chi vi conosce e questo sarà il mio compenso.
giovedì 28 aprile 2011
martedì 19 aprile 2011
il silenzio come le parole
Vi sono alcune circostanze in cui il silenzio è più eloquente di molte parole, altre in cui viene adottato come espediente di salvezza, e altre ancora in cui è temuto da chi lo deve subire. Si può considerare quindi un mezzo alternativo all'esprimersi? Direi complementare, da usarsi come una pausa di sospensione tra le parole.
Amo il silenzio come la pagina bianca di un libro, il passaggio da un capitolo all'altro della storia della nostra vita.
Amo il silenzio come la pagina bianca di un libro, il passaggio da un capitolo all'altro della storia della nostra vita.
giovedì 7 aprile 2011
dal libro degli angeli di Igor SIbaldi
Leggevo negli esercizi di angelologia sintetica una bella definizione sulle parole che riassunta suona più o meno così: si usano sempre poche parole, perchè mancano quelle giuste e cio è da attribuirsi alla nostra mancanza di tempo ma anche al nostro essere conformisti. Insomma per livellarci agli altri diveniamo sterili nel nostro linguaggio.
Mi domando a questo punto se non valga la pena di osare ed andare a cercare dentro di noi il coraggio di esprimerci, rovistando nelle nostre conoscenze ed avvalendoci di quello strumento meraviglioso che sono alcuni libri.
Mi domando a questo punto se non valga la pena di osare ed andare a cercare dentro di noi il coraggio di esprimerci, rovistando nelle nostre conoscenze ed avvalendoci di quello strumento meraviglioso che sono alcuni libri.
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